Associazione Culturale Sentieri Sostenibili e coop. Artemisia organizzano per
Gattopardi e Sciacalletti
“Una delle caratteristiche della vita di Santa Margherita erano le passeggiate pomeridiane,[...]. Le passeggiate erano solitamente di circa sei chilometri e i partecipanti ne facevano o tre all'andata e tre al ritorno, oppure li percorrevano interamente seguiti da una carrozza che li riportava poi a casa. In autunno a volte si recavano in una vigna a mangiar uva, anche se, quando pioveva, non si spingevano oltre i giardini pubblici, un luogo di una malinconia senza limiti, piantato a lecci e cipressi. Da qui tuttavia si godeva di una vista grandiosa:[...] Due volte all'anno si organizzava una spedizione più impegnativa a La Venarìa, un padiglione di caccia dei Cutò a circa sei chilometri da Santa Margherita. I cuochi lasciavano il palazzo alle sette del mattino per preparare i maccheroni, mentre i Lampedusa e i loro ospiti li seguivano più comodamente alcune ore più tardi.” (tratto da “Vita di Giuseppe Tomasi di Lampedusa” di David Gilmour, Feltrinelli 1989). “Giuseppe Tomasi di Lampedusa scrisse che all'epoca dei gattopardi sarebbe seguita quella degli sciacalletti e delle iene e che comunque tutti avremmo continuato a crederci il sale della terra... Oggi sappiamo che tra sciacalli, pecore e gattopardi umani non c'è differenza sostanziale e che quindi del sale della terra tocca a ciascuno il suo” (J. Murieta).
Programma
Raduno dei partecipanti alle ore 8.15 in piazza John Lennon (ex piazzale Giotto). Partenza con mezzi propri per Santa Margherita di Belìce (SS624 Palermo-Sciacca, Uscita S. Margherita di Belìce). Visita della Sede del Parco Letterario Giuseppe Tomasi di Lampedusa, presso il palazzo Filangeri Cutò. All'interno del palazzo si possono visitare: il Teatro S. Alessandro , il museo “le cere del Gattopardo” con scene del romanzo , il museo del Gattopardo con il manoscritto del romanzo , adiacente allo stesso è il museo della memoria, che offre un percorso di immagini fotografiche ed un filmato audio-visivo a documentazione di alcune drammatiche scene del sisma del 1968. Intorno alle 12.30 piacevole passeggiata tra vigneti e uliveti intorno al sito in cui sorgeva il Padiglione di caccia dei Cutò: la Venarìa. Pranzo al sacco proprio lungo il percorso. Chi preferisce potrà optare per una muffuletta cunzata con le sarde preparata alla Venarìa da un “maestro salatore”, ma dovrà comunicarlo entro giovedì. Sulla via del ritorno sosta a Gibellina. Rientro a Palermo previsto per le 19.00.
Scheda tecnica per l'escursione alla Venarìa
Dislivello m25 circa
Lunghezza del percorso: km3 circa
Natura del percorso: sterrate e sentieri
Tempo di cammino: un'ora circa.
Difficoltà: turistica.
Quota di partecipazione: €14 (quota Artemisia e Sentieri Sostenibili, ingresso al palazzo Cutò).
Contributo per il trasporto, per chi fruisce di passaggio auto: €6.
Per informazioni: Giuseppe Gullo 3293870651
Per informazioni: Giuseppe Gullo 3293870651
Giuseppe Ippolito 3403380245.