L'Associazione Sentieri Sostenibili e la coop. Artemisia propongono per

Domenica 4 Dicembre


Passeggiando nell’antica Entella

Dopo aver lasciato la strada di fondovalle che da Palermo porta a Sciacca si cominciano a risalire le anguste vallate del Belìce Sinistro e ci s’inoltra nell’entroterra siciliano verso i primi contrafforti dei Monti Sicani,dove d’improvviso ci si imbatte in un grande massiccio roccioso che si staglia possente quasi a chiudere la valle del fiume. E’ la Rocca d’Entella, altopiano gessoso intriso di storia e di leggende. Ora montagna luccicante di una miriade di cristalli di gesso, ma per millenni centro di eventi decisivi per la storia della Sicilia, crogiolo di popoli, di culture millenarie che la hanno attraversata, conquistata, distrutta e riedificata: gli elimi, i greci, i fenici, i romani, gli arabi, i bizantini. Raggiungendo a piedi un pianoro tra i cespugli di euforbia e le ferle affiorano le prime vestigia della città di Entella. Si intravedono dal terreno i piccoli tetti spioventi di alcune tombe monumentali fatte di lastre di arenaria, risalenti al IV secolo a.C., e resti di costruzioni che hanno ancora l’antico sapore dei casali fortificati. Arrivati in cima si apre un vastissimo pianoro, contornato da cucuzzoli e creste frastagliate. La città è ancora in gran parte sepolta sotto una spessa coltre di terreno coltivato a grano. Case, edifici pubblici, strade, oggetti, tutto quello che è stato vita e storia di tanti popoli, ora sono racchiusi in uno strato di terra che poco a poco viene svelato dagli archeologi. Storicamente Entella è ritenuta l’ultima roccaforte dei musulmani che resistettero a Federico II di Svevia. Fra le costruzioni di rilevanza monumentale finora messe in luce vi sono le imponenti mura difensive che cingono la città nel versante settentrionale, le due porte di accesso alla città e due castelli, uno interamente scavato consta di una torre fortificata, due cortili interni ed un bagno con un ingegnoso sistema di riscaldamento, l’altro, scavato solo in parte, si trova sul punto più alto della rocca: il Pizzo della Regina.

Nella memoria collettiva degli abitanti di Contessa persiste la leggenda della Grotta dei Dinari, che la ritiene custode di tesori protetti da incantesimi e sortilegi, antica e misteriosa grotta abitata da un mostro strisciante dalle quattordici teste o ancora grotta difesa e protetta da una vecchia signora custode di un antico e ricchissimo tesoro. Il tesoro dell’antica città di Entella.

Programma della giornata

Raduno dei partecipanti alle ore 8.30 in piazza John Lennon (ex piazzale Giotto) a Palermo. Partenza con mezzi propri per le Rocche di Entella, in territorio di Contessa Entellina.

Arrivo e passeggiata a contenuto storico e naturalistico nel sito accompagnati da guide specializzate del CAI (ente gestore delle Rocche). A seguire visita dell’antiquarium di Contessa Entellina che conserva fra i resti dell’antica città Elima una preziosa testimonianza epigrafica, i Decreti di Nakone tavolette bronzee redatte nel III secolo a.C. allo scopo di suggellare e disciplinare la ricomposizione di un conflitto intestino che aveva colpito la città. Ore 13.00 pranzo presso il vicino agriturismo “Calatamauro”.

Dopo il ristoro, passeggiata a Contessa Entellina interessante borgo Arbëreshë. Prima di andare via trasferimento nel vicino monastero di Santa Maria del Bosco: sguardo panoramico del monte Genuardo e veduta d’insieme della fabbrica monastica: dove sembrerà di vivere un'atmosfera senza tempo.

Ore 17.30 Fine servizi e rientro a Palermo

Quota di partecipazione: € 23,00

Il contributo alle spese di trasporto, per chi usufruisce di passaggio in auto è di € 7,00.

La quota comprende: organizzazione, accompagnamento, pranzo, guida naturalistica del CAI e storico dell'arte. (Il pranzo: Antipasti, primi, dolce e caffè, bibite incluse).

La quota non comprende: Trasferimenti e tutto quello non specificato alla voce “la quota comprende”.

Info e prenotazione: Giuseppe Gullo 329.3870651

E' necessario comunicare la propria adesione.

L’associazione culturale Sentieri Sostenibili e la Coop. Artemisia propongono:

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Passeggiando tra Arte e Natura

Programma delle escursioni domenicali:


4 Dicembre

Alla scoperta di Entella”: Visita delle Rocche di Entella, importante sito archeologico. A seguire antiquarium del paese che conserva reperti archeologici di grande interesse storico. Passeggiata nel borgo di Contessa Entellina (borgo arberesche) e veduta del Monastero Santa Maria del Bosco.

15 Gennaio (Sentieri + Artemisia)

La Chiamavano Trinità”: Escursione presso il castello della pietra: rilievo tabulare tra le anse del fiume Belìce, con ruderi di costruzioni preistoriche e indigene, vegetazione mediterranea e una quercia monumentale. Visita della chiesa normanna della SS. Trinità di Delia (di proprietà della famiglia Saporito).

12 Febbraio (Sentieri + Artemisia)

Passeggiando alla Quisquina”: passeggiata a contenuto naturalistico nel bosco della Quisquina fino alla quercia gigante, visita all’Eremo di Santa Rosalia e al museo etno- antropologico e a seguire passeggiata storico-artistica a Palazzo Adriano, set del capolavoro cinematografico di Tornatore “Nuovo Cinema Paradiso”.

26 Febbraio

La Riserva dello Stagnone”: Visita della Riserva Naturale dello Stagnone e a seguire passeggiata storico-artistica della città di Marsala con degustazione di un buon bicchiere di vino in cantina.

4 Marzo (Sentieri + Artemisia)

“Gattopardo e Sciacalletti” sulle tracce del Gattopardo a Santa Margherita Belìce. Visita del Palazzo del principe di Salina, al suo interno si potranno visitare il Teatro S. Alessandro, il museo “le cere del Gattopardo” con scene del romanzo, il museo del Gattopardo con il manoscritto del romanzo, e il giardino privato. A seguire passeggiata tra vigneti e uliveti intorno al sito in cui sorgeva il Padiglione di caccia dei Cutò: la Venarìa dove degusteremo prelibate “muffuletti cunzati”e vino.

24/25 Marzo

Due Giornate con la Storia: Aidone, Morgantina e Piazza Armerina. Visita del museo di Aidone, del parco archeologico di Morgantina e della villa del casale di Piazza Armerina.

Maggio (Data da definire)

La festa del Tataratà a Casteltermini.

10 Giugno (Data da confermare)

Chiusa Sclafani e la Sagra delle ciliegie”: Visita storico-artistica del borgo medievale tra gruppi folkloristici e Stand di prodotti tipici. Dopo il ristoro, preparato alla maniera di una volta, visita di un’azienda agricola per dimostrazione raccolta delle ciliegie.

Giugno (Sentieri + Artemisia)

(data da definire)

La Festa di lu Muzzuni ad Alcara li Fusi.

­­­5 Agosto

Il vecchio marinaio e le sarde di Torretta Granitola”: Visita del borgo marinaro e passeggiata ai Gorghi Tondi, durante la pausa pranzo un vecchio pescatore ci preparerà le sarde incannate cotte alla griglia.


Quasi tutte le escursioni prevedono un ristoro a base di prodotti tipici presso agriturismi del posto

Il programma dettagliato sarà inviato 15 giorni prima della partenza.

Per info e prenotazioni:

Giuseppe Gullo 329.3870651

Saverio Cudia 320.7158970


L'antica Mokarta


L’associazione culturale Sentieri Sostenibili organizza per

Domenica 23 Ottobre:


Passeggiando nell'antica Mokarta


Splendida ed eccelsa città cui nulla manca, che non ha ne pari ne simili” così la definì, nel 1154 il geografo arabo Edrisi.


Nel giugno del’ 827 gli arabi guidati da Asad-Ibn-Alfurat, sbarcarono nella cala di “Quarara” presso Mazara conquistandola. Della dominazione araba, la città, conserva ancora vivo il tracciato viario caratterizzato da strade strette, vicoli e numerosi cortili, rivitalizzati da colorate ceramiche, che si aprono improvvise tra le viuzze della Kasbah.

Tra il Sei e il Settecento, all'impianto urbanistico, tipicamente islamico del nucleo antico, se ne aggiunse uno nuovo, più simmetrico e furono aperte nuove strade e piazze, fra cui quella detta della Repubblica su cui si affacciano, tra gli altri, Il palazzo Arcivescovile, Il seminario dei Chierici entrambe costruiti nel XVI sec. e la Cattedrale, dedicata al Santissimo Salvatore, fondata tra il 1086 e il 1093.

Il continuo mutare delle dominazioni e gli sventramenti che hanno interessato il centro storico ha portato alla fusione dei piccoli quartieri in quattro grandi zone: S. Giovanni (centro del potere religioso), La giudecca (quartiere ebraico), S. Francesco e Xitta.

Forte attrazione turistica è “Il Satiro Danzante”: opera ellenistica di inestimabile valore storico e artistico esposta nell’ex Chiesa di S. Egidio.

Degna di nota è la Cattedrale della città, struttura basilicale a tre navate che conserva stucchi del Ferraro (sec. XVI) ed opere scultoree a firma di Ignazio Marabitti, e Antonello Gagini (1476-1536).


Mazara è definita da molti antropologi una città-esempio in cui la cultura occidentale e quella islamica vivono in armonia, ma a nostro avviso sarebbe più corretto parlare di convivenza pacifica tra le due culture, visto che poche o nulle sembrano essere le occasioni di scambio.



Programma


Raduno dei partecipanti alle ore 8.30 in piazza John Lennon (ex piazzale Giotto) a Palermo.

Partenza con mezzi propri per Mazara del Vallo

Arrivo sul lungomare e passeggiata all’interno del quartiere arabo della Kasbah e del centro storico. In piazza della Repubblica ci soffermeremo sul Palazzo Vescovile, il Seminario dei Chierici e visiteremo la maestosa cattedrale. Nella vicina piazza del Plebiscito visiteremo il museo del Satiro e il portale del Collegio dei Gesuiti soffermandoci sulle tracce visibili della dominazione Normanna in città: l’Arco Normanno (ciò che rimane dell’antico castello), il bassorilievo raffigurante Ruggero d’Altavilla a cavallo.

Non mancheremo di vedere il Teatro Garibaldi costruito nel 1848 con la denominazione di “Teatro del Popolo” e successivamente dedicato all’eroe dei due mondi, la povertà dei materiali utilizzati, legno in massima parte, viene mascherata dalla pretenziosità delle eccessive decorazioni sul soffitto. Simbolo del fermento culturale che durante il XVIII sec. investì la vita della città.

Ore 13,00 Pranzo* a base di pesce presso ristorante del luogo

A seguire passeggiata digestiva sul lungomare dove cercheremo di incontrare un vecchio pescatore che ci racconterà come è cambiata la pesca a Mazara del Vallo negli ultimi cinquanta anni e ci farà vedere da vicino un peschereccio.

La passeggiata continua con la visita al Monastero di San Michele pregevole costruzione abitata dalle Benedettine dove sarà possibile acquistare e degustare dei dolcetti di mandorla preparati dalle sapienti mani dalle suore e vendute nel posto dove venivano trovato gli orfanelli (la ruota).


Ore 17.00 Fine dei servizi.



  • Quota di partecipazione: 24,00 (Pranzo e quota Sentieri Sostenibili)


Tickets ingresso al Museo del Satiro: Intero 6 €

Ridotto (tra 18 e 25 anni) 3 €

Gratuito (minori di 18 anni e maggiori di 65)



Contributo carburante per chi usufruisce di passaggio € 8,00.


*Antipasti: crostino con salmone, insalata di polpo, beccafico di sarda, tabulè con verdure e gamberi.

Secondo: spada alla griglia – raia in agrodolce – contorno- insalata di frutta – acqua-vino e caffè.


L’itinerario potrà subire lievi modifiche in relazione agli orari delle messe.





E' utile comunicare la propria partecipazione entro la mattina di Sabato 22 Ottobre.





Per info e prenotazioni: Giuseppe Gullo 329.3870651, Saverio Cudia 320.7158970.



L'Associazione Culturale Sentieri Sostenibili con la Cooperativa Artemisia propongono per

Domenica 7 Agosto

Il vecchio pescatore e le sarde di Capo Granitola

Sarde alla marinara o incannate, è questo il modo con il quale le preparano i marinai non appena all'alba rientrano dalla pesca notturna. Rimangono sulla spiaggia per fare asciugare o rattoppare le reti e nel frattempo consumano le sarde come prima colazione. Le sarde, appena pescate, vanno sventrate, sciacquate in acqua di mare e infilzate per la testa, una a fianco dell'altra, con spiedi di canna. Vengono quindi e fatte cuocere su un fuoco vivo di legna senza alcun condimento. Appena cotte e bruciacchiate può essere aggiunta una spruzzatina di acqua di mare. Si mangiano con le mani, scartando testa e lisca, separando le squame dalla saporitissima carne. Le località ostiere di Torretta Granitola di Tre Fontane, per quanto purtroppo assediate dall'edilizia privata, conservano importanti frammenti di naturalità.

Programma

Raduno alle ore 8.00 in piazzale John Lennon (ex piazzale Giotto). Partenza con mezzi propri per Campobello di Mazzara e la spiaggia di Tre Fontane. Lunga sosta per il bagno e passeggiata descrittiva degli aspetti naturalistici dell'area (morfologia costiera, duna litoranea, flora e fauna delle dune) e delle problematiche ambientali mai risolte legate all'urbanizzazione dell'area retrodunale. Il pranzo è previsto presso il panificio "Il faro" di Granitola Torretta con le Sarde incannate preparate sapientemente da anziani marinai del borgo e prodotti locali come la rianata (sfincione), il pane nero, l'olio di Castelvetrano, vastedda del Belìce.

Dopo pranzo passeggiata a Capo Granitola per l'osservazione delle due torri cinquecentesche e delle “pirrere” (cave di calcarenite). Segue trasferimento al Baglio Florio e alle Cave di Cusa. Il baglio ospita un piccolo museo della vita contadina e alcuni pannelli didattici che ricostruiscono il processo di estrazione e trasporto dei rocchi di colonna per i templi della Selinunte greca. Prima del rientro altra sosta ad uno dei ponti dell'Acquedotto di Bigini opera pubblica iniziata da don Carlo d'Aragona nel 1575 e portata termine dal pronipote Giovanni nel 1615.

Rientro a Palermo alle 20.00 circa.

Quota di partecipazione € 22.00, per il pranzo e la quota Artemisia-Sentieri Sostenibili.

Il contributo indicativo per il carburante per chi usufruisce di passaggio altrui è di €10.

E' indispensabile comunicare la partecipazione al pranzo.

Info e prenotazioni: Giuseppe Gullo 329.3870651 Azzurra 3481711397

Sito consigliato: http://www.capogranitola.altervista.org

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Domenica 17 Luglio


A Carvaccata di Vistiamara”


La cavalcata dei pastori di Geraci Siculo

Geraci Siculo come molti borghi dell’isola vanta costumi e tradizioni antichissime.

Centro delle Alte Madonie formava con Pollina e Castelbuono il “regno” dei Ventimiglia e a testimonianza di ciò resta il castello, numerose chiese e interessanti produzioni artistiche, segno di una particolare vivacità economica e culturale.

Ogni sette anni a Geraci si svolge una manifestazione molto particolare, la festa dei pastori. Una originale forma di ringraziamento verso Dio e soprattutto un riflesso di quel primitivo ordinamento patriarcale che interessava le comunità nomadi dedite alla pastorizia e dove il più anziano è il più autorevole tra i pastori: capo, consigliere e magari guida dell’ intera comunità.

Si hanno notizie della festa già dal 1643 ma si può facilmente supporre che la Carvaccata esistesse già da tempo tanto che l’istituzione della confraternita di riferimento (SS. Sacramento) è datata nel 1539.

La manifestazione si articola in una grande sfilata di Pastori a cavallo vestiti con costumi tradizionali .La sfilata, preceduta da un araldo trombettiere con stendardo, rispetta nei suoi particolari, quella lontana e arcaica concezione di vita: sfilano prima i ragazzi, poi i giovani, quindi gli uomini maturi, infine i più anziani tra i quali spicca la figura del "Cassiere". Ogni partecipante regge con la sinistra “l’offerta". I più giovani offrono colombi, daini, cavallucci fatti di caciocavallo e pendenti da un cerchio di legno riccamente adornato con nastri; gli uomini offrono dei fasci di ceri; gli anziani i principali paramenti sacri. il Cassiere porta “L’Antisfera”.

Programma

Raduno alle ore 8.00 in piazzale John Lennon (ex piazzale Giotto). Partenza con mezzi propri per Geraci Siculo. Arrivo ore 9.30 e sosta presso il convento dei cappuccini, complesso monumentale sito fuori dal centro storico e sede del museo etnoantropologico, che accoglierà, nei giorni della festa, due importanti mostre fotografiche (“Obiettivo Sicilia- 50 anni di storie”; “Acqua, acque”). A seguire, alle 11.30 circa, ricongiungimento con il gruppo di Artemisia, trasferimento ai Mulini del Vallone Giardinello e pranzo al sacco. Alle ore 15,30 ha inizio la manifestazione con la sfilata e passeggiando tra le vie del borgo andremo alla scoperta del castello e della piccola cappella di S. Anna, della chiesa Madre e della sua cripta, della chiesa di S. Stefano e tanto altro.


Quota di partecipazione: €7,00 (quota Sentieri Sostenibili);


Contributo carburante per chi usufruisce di passaggio €8.00.


Info e prenotazioni: Giuseppe Gullo 329.3870651

L'Associazione Culturale Sentieri Sostenibili con la Cooperativa Artemisia propongono per

Domenica 10 Luglio


Passeggiando a Corleone tra storia e impegno sociale



Ripercorrere la storia di una cittadina come Corleone non è semplice. Si corre il rischio di sembrare ridondanti e inconcludenti.

La città, nota al grande pubblico per essere teatro di fatti delittuosi e fucina di “uomini d'onore” capaci di portare terrore e morte in tutta l'isola, non riesce a liberarsi di una nomea negativa che la fa apparire, erroneamente, capitale del malaffare e del brigantaggio. Certo la letteratura e la cinematografia degli anni '60 e '70 sono complici, l'immagine che da sempre viene veicolata è quella di luoghi invivibili da dove è meglio stare alla larga; e oramai è così radicato in noi questa impalcatura mentale che non possiamo fermarci a dire che Corleone tra le altre cose, è un antico borgo dei monti Sicani che conserva una struttura urbanistica medievaleggiante con ricche chiese imponenti costruzioni ed eleganti portali bronzei.

Passeggiare a Corleone significa raccontare le vite dei suoi tanti uomini e tante donne, di come questo piccolo borgo dei Monti Sicani a pochi km da Palermo abbia sempre fatto parte dei momenti storici più importanti e cruciali.

I Fasci Siciliani alla fine del 1800, le numerose riforme agrarie del XX secolo tutte occasioni di lotta che vide Corleone esprimere personaggi di rilievo nazionale come Bernardino Verro “capo popolo” e sindaco nei primi anni del 1900 poi ucciso barbaramente; Placido Rizzotto, fervente sindacalista che partecipò agli scontri per le riforme agrarie etc...etc...

Domenica cercheremo di non tralasciare nulla, vedremo le chiese più rappresentative, il museo civico che conserva tracce della sua lunga storia, incontreremo i ragazzi di “Corleone Diaologos” che ci presenteranno le loro attività tra le quali spicca il bimestrale di informazioni del corleonese, visiteremo il recente “laboratorio della legalità” un'officina culturale fatta di storie e creazioni artistiche accompagnati da una guida.

Per un americano così come per un giapponese, forse, il passaggio a Corleone assume dei toni folkloristici, colorati, fiabeschi. Ma per un siciliano non foss'altro per ciò che rappresenta, il passaggio a Corleone non può essere letto con toni folkloristici o altro, anzi, il paese si fa teatro e sfondo di una storia antica e ben rodata dove coraggio, dignità, libertà o altro si confanno con significati molto più strutturati e importanti.



Programma della passeggiata


Raduno dei partecipanti alle ore 8.00 in piazza John Lennon (ex piazzale Giotto) a Palermo. Partenza con mezzi propri in direzione di Corleone. La passeggiata inizia davanti al busto di Bernardino Verro, all’interno della Villa Comunale a Piazza FalconeBorsellino, dove si ripercorre storicamente la Corleone e la Sicilia di fine '800.

Visita delle chiese più rappresentative, sosta al museo civico che ci aiuterà a conoscere la lunga storia del borgo e a seguire visita del “Laboratorio della Legalità e incontro con i ragazzi di “Coleone Dialogos”.

Al termine trasferimento presso il bosco di Ficuzza e pranzo al sacco.

A seguire passeggiata “digestiva”, caffè e visita al centro recupero fauna selvatica del bosco di Ficuzza.


Rientro previsto per ore 17.30.


Quota di partecipazione: 8,00

La quota comprende: accompagnamento e storico dell'arte.



La quota non comprende l'ingresso al laboratorio della legalità con guida: euro 25,00 da dividere per tutto il gruppo.


Il contributo alle spese di trasporto, per chi usufruisce di passaggio in auto è di € 7,00












E' necessario comunicare la propria partecipazione













Info e prenotazioni: Giuseppe Gullo 329.3870651; Saverio Cudia 320.7158970

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Domenica 12 Giugno


La sagra delle ciliegie a Chiusa Sclafani: tra storia e gusto.


Posto al margine sud-occidentale dei "Monti Sicani", nella regione del corleonese, il territorio di Chiusa si estende nello spartiacque tra la valle del fiume Belìce e quella del fiume Sosio. La sua storia come la storia di tutti i feudi è in gran parte legata a quella delle famiglie nobili che nei secoli ne acquisirono il possesso o attraverso matrimoni o per investitura regia.
Fondata nel 1320, per opera del conte Matteo Sclafani, il borgo conserva l'impronta dell'impianto urbano medievale. Le sue chiese e i suoi palazzi custodiscono ancora oggi opere d’arte degne di nota realizzate da rinomati artisti: Giacomo Serpotta, Andrea Carreca, Ruzzolone.
Le ciliegie, presenti da sempre nella vegetazione europea allo stato selvatico, provengono dall' Asia Minore e specificatamente da Cerasunte, città sul mar Nero, da cui il nome latino, specifico dell'albero da frutto: cerasus.
Il territorio chiusese, grazie ad un suo particolare microclima, costituisce uno degli areali preferiti da questa coltura e costituisce, per la comunità chiusese, un prodotto di pregio.
Tre le cultivar locali: la moscatella, la cappuccia e la caddusa che conferiscono al paese l'appellativo di "paese delle ciliegie".


Programma

Raduno dei partecipanti alle ore 8.30 in piazza John Lennon (ex piazzale Giotto) a Palermo.
Partenza con mezzi propri per Chiusa Sclafani. Arrivo in piazza Castello e passeggiata per le vie del borgo che con i suoi sette secoli di storia conserva monumenti e manufatti artistici di grande pregio.
Durante la passeggiata incontreremo un esperto coltivatore e ci soffermeremo sul particolare metodo di raccolta e le varie possibilità di conservazione.
A seguire, trasferimento nella vicina “Casa della vita contadina”: tra attrezzi da lavoro, arredi domestici e un ristoro preparato alla maniera di una volta, ci accosteremo ad un mondo contadino ormai lontano.
Ore 16,30 a Piazza Castello distribuizione e degustazione delle Ciliegie con stand di aziende della zona, gruppi folkloristici e tanto altro.


Quota di partecipazione: € 20,00 (Pranzo e quota Sentieri Sostenibili);

Contributo carburante per chi usufruisce di passaggio € 8,00.

Per info e prenotazione:

Giuseppe: 329.3870651
Saverio: 320.7158970

sentierisostenibili.blogspot.com












L'Associazione Culturale Sentieri Sostenibili e la Coop. Artemisia propongono:


Passeggiando tra Arte e Natura

Calendario escursioni Maggio - Giugno 2011



22 Maggio- Passeggiando a Casteltermini: la Festa del Taratatà


5 Giugno -In giro sui monti Sicani: San Giovanni Gemini e la Festa di Gesù Nazareno


12 Giugno-Chiusa Sclafani e le Ciliegie - Sagra della Ciliegia e Festa del SS Crocifisso


19 Giugno-Troina - Festino di S. Silvestro e Sagra di la Vastedda cu summaccu e cubbaita


24 Giugno-Passeggiando ad Alcara Li Fusi - Lu Muzzuni


3 Luglio-Passeggiano a Corleone tra Natura e Impegno


Attraverso l’analisi di alcune feste legate all’equinozio di primavera ed al solstizio d’estate ci avvicineremo ad un mondo “rituale”che nasconde elementi sacri e profani sapientemente fusi.


Il programma è in corso di elaborazione e potrà subire delle modifiche.

Per info e Prenotazioni: Giuseppe Gullo 329.3870651; Saverio Cudia 320.7158970; Giuseppe Ippolito 340.3380245